Aldilá della nostra comprensione intellettuale lasciamo anche spazio a cio' che è percepibile con un' altra mente, quella che molto spesso viene rappresentata come piú elvata, piú raffinata.
Questa definizione non nasce da una connotazione dispreggiativa nei confronti di quella mente che invece si occupa di cose terrestri e grossolane.. anzi senza l'una, la rappresentazione dell'altra, almeno in questa realtà, sarebbe vana e insufficiente.
Sarebbe piú appropriato fare questa differenziazione prendendo in considerazione quello che noi consideriamo alto nella nostra rappresentazione verticale e quindi rappresentato da frequenze piú rarefatte e meno percepibili dai soli sensi.
Una mente che parla con il linguaggio dei Poeti e degli Artisti in generale.
Una mente che riguarda la percezione dell'essenza, aspetti piú vicini all'anima che al corpo, nonostante ció connessi nelle due rappresentazioni.
Cosí per scoprire che ci sono posti speciali in quelli ordinari ...
Con un'attenzione sviluppata acquisiamo la qualità di trovare profondità in tutto ciò che ci circonda.
Scopriamo nuovi dettagli con i nostri sensi, inoltre troviamo la connessione con l'essenza di ciò che stiamo vivendo.
Questa partecipazione ultra sensoriale è edificante, appagante ed emotiva al livello dell'anima.
Questo senso di connessione di solito si manifesta come un senso di gratitudine.
Nella nebbia dei vari significati, la gratitudine è la rappresentazione emotiva della riconciliazione con la verità ultima o la vera identità.
Questo stato, nel complesso, accade quando siamo in dialogo con il divino e nello stesso tempo rappresentabile in una circostanza mondana e materiale se osservata da un' altra prospettiva.
Con la pratica del metodo Reiki si affinano queste qualità di Attenzione, Percezione e Consapevolezza cosi' da riscoprire o riconciliare questi due aspetti della nostra mente, percio' della nostra natura