Come è possibile sintonizzarsi sulle giuste frequenze per manifestare delle esperienze piú in armonia con ció che desideriamo o che crediamo sia piú appropriato per noi?
Come troviamo le frequenza di riferimento?
Come sviluppiamo le due qualitá come attenzione e consapevolezza quindi osservazione, concentrazione e discernimento per trovare e scegliere frequenze di riferimento?
Con la pratica ovviamente, per rispondere a tutte le domande.
E la pratica si cosa?
Risposta a seguire...
Essí perchè la prima distinzione da fare è proprio con attenzione e cosapevolezza...trovare il punto di partenza aldila' del punto di arrivo.
Come in tutte le letture di una mappa, per sapere come arrivare ad una destinazione serve conoscere prima di tutto il punto di partenza.
Nel nostro caso come punto di partenza si necessita di praticare osservazione, attenzione e concentrazione.
Questo è utile anche a verificare la destinazione.
Serve a rilevare che essa sia veramente allineata con la miglior versione di noi stessi, dunque accettare, qualora sia il caso, che non tutto quello il quale desideriamo è sempre appropriato a ció che ci serve per realizzare una vità eccellente.
Poi, una volta sviluppate osservazione, attenzione e concentrazione, arrivano solitamente come risultato consapevolezza e discernimento e da li si passa alla scelta e sintonizzazione.
*Nota: stipulare un ordine sequenziale fra queste qualita' e determinare il loro ordine di intervento o sviluppo, potrebbe risultare confusionale. Esse infatti si alternano e intercambiano velocemente nei singoli casi.*
La pratica di Meditazione, in tutte le sue sfaccettature e interpretazioni, è appunto uno degli 'esercizi che risponde all' ultima domanda posta.
Di lato ad esso noi affianchiamo anche Reiki e Pellowah.
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Se fate caso, nella "parte uno" si accenna alla co-creazione.
Questo sinifica che ci sono in gioco altre forze oltre la nostra, prospettiva di desiderio, che debbano necessariamente essere prese in considerazione se non rispettate del tutto nel caso di manifestazione.
Con le pratiche evidenziate non solo si trovano mezzi e strategie per arrivare a destinazione ma si riconoscono anche queste forze cosí da determinare destinazioni e obbiettivi consoni al nostro sviluppo e alla nostra prosperità.
A coloro che hanno la forza e una ragione di iniziare il viaggio esperienziale tramite queste pratiche Il primo risultato pratico che si dimostra, oltre quello sensoriale, è la disgiunzione di se stessi con la personale e ridotta/limitata prospettiva egotica cosí da riconoscersi in una prospettiva piú ampia ed inclusiva.
Questo ci permettere di estendere il campo visivo (metaforico) e il raggio di azione, di cambiare le nostre etichette sulle quali basiamo le nostre opinioni o certezze quindi cambiare le nostre scelte e azioni (dunque abitudini) ed infine elaborare nuovi progetti e conlusioni quindi cambiare traiettorie o traguardi, qualora esso sia necessario o ratificarne di nuovi
(Estratto da- Manuale di Manifestazione di Ispirazione e Azione- G. PASCASI)